martedì 23 settembre 2014

La vagina infestata di Carlton Mellick III

www.vaporteppa.it
Articolo di: AleK

Non ci girerò molto attorno, La vagina infestata è il racconto più incredibile e allo stesso tempo sensato che abbia mai letto...

Di Mellick ho già detto bene durante le recensioni di Puttana da guerra e Il ninja morbosamente obeso, questo terzo racconto pubblicato da Vaporteppa non fa eccezione, se vi sono piaciuti quelli, vi piacererà anche questo.
Per chi invece non avesse letto nulla di questo autore, spenderò alcune parole per descrivere quello che è il suo stile di scrittura e i motivi per cui leggerlo...

Carlton Mellick III crea mondi articolati e curati nel più minimo dettaglio e li usa per raccontare storie complete che però non arrivano a riempire neppure un centinaio di pagine.
Altri autori, avendo un'idea di tale portata, scriverebbero enciclopedie dedicate a quei personaggi e a quell'ambientazione, Mellick no, si dedica all'essenziale, poi l'abbandona e si crea un'altra incredibile storia.
E' una fucina di idee...

... ammetto di invidiarlo parecchio.

Quello che forse non è chiaro nelle righe appensa scritte è che in quelle 50-70 paginette si percepisce appieno la grandiosità della storia creata, anche se la maggior parte dei dettagli che appaiono non saranno più ripresi durante la narrazione, si ha la sensazione che tutto torni e di essersi inoltrati in un mondo vastissimo di cui abbiamo scoperto solo un frammento, ma che tutto sia stato creato curando anche il più piccolo dettaglio. Quando a fine lettura si tirano le somme, riusciamo a dare un senso logico a praticamente tutto quello che abbiamo letto, il ché non è poco per un'opera che si vanta dell'appellativo "Bizzarro".

Bizzarro + Mellick = "Un'idea che la maggior parte di autori o sceneggiatori non riuscirebbe a sognare neppure di notte, trasformata in una storia impeccabile, mentre chiunque altro ci avrebbe tirato fuori un troiaio".

E ripeto, il tutto in poche pagine, come dicevo a riguardo del romanzo Redemption Ark, c'è gente che non ci riesce in 600...

Un'altra caratteristica importante è che l'elevato sense of wonder, che trasmette la lettura delle sue opere, non è mai dissociato dalla realtà.
Qua non c'è un grammo di escapismo, i personaggi sono assolutamente umani, non sono dei frustrati nerd che devono finire in un mondo fantastico per avere una riscossa personale. Sono persone comuni che agiscono come persone comuni. Le loro storie, le loro manie, il mondo che li circonda è il nostro. Ci sono alcuni dettagli nei quali l'autore si dilunga che sono chicche di realtà, cose così vere e genuine che ci fanno percepire quei personaggi come vivi.

Concludendo, anche questo racconto di Mellick è imperdibile, a differenza dei primi due forse non si tratta di un'opera di fantascienza propriamente detta, anche se potrebbe sfociare nella fantabiologia, e in più sono presenti passaggi erotici (tra l'altro ben scritti) in ogni caso non è una storia horror né vi sono elementi di esoterismo, in questo la quarta di copertina è un po' fuorviante, anche se non si poteva proprio far di meglio, è un'opera impossibile da riassumere senza spoiler, l'unica maniera per sapere di che parla è leggerla.

Non resta che sperare che l'editore pubblichi in futuro altre opere di Mellick. Magari una bella raccolta di racconti sostanziosa...


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