giovedì 31 marzo 2016

Il sapore del successo (Burnt) 2015, di John Wells. Top Gun dietro i fornelli!

Scritto da: Ataru Moroboshi


Un’amica a cui è ben noto il mio amore per "Ratatouille" di Brad Bird (link post), mi ha convinto a vedere questo film, che a parer suo tratta un tema simile e lo ha fatto attraverso il seguente dialogo:

“E’ una esperienza incredibile, riuscirai a vedere i sapori”.

“Preferisco gustarli!”

“No, credimi. Sono uscita dal cinema estasiata e felice”.

“Mhhh, tutte parole che assocerei all’uso di droghe …”

“No, per una volta fidati!” 


Ecco, al fidati avrei dovuto comprendere che c’era la fregatura, sicura!


Se poi mi fossi informato un minimo, avrei scoperto che oltre al protagonista Bradley Cooper, era presente pure il nostro Riccardo Scamarcio ed avrei compreso di cosa realmente stava parlando. 
O chi stava parlando … le ovaie!

 



Uno chef drogato ed alcoolizzato, tal Adam Jones, dopo aver mandato a puttane un ristorante a Parigi e una relazione con una bella e ricca figlia di un altro chef, decide di redimersi e di puntare alle tre stelle Michelin, aprendo un ristorante a Londra e coinvolgendo nell’attività alcuni amici: Max e Michel, due chef con cui aveva lavorato e Tony, un omosessuale con “li sooordi” ed innamorato di lui. Recluterà anche la “bella” di turno, Helene, con la quale scatterà l’ovvia scintilla. 

Naturalmente vi saranno degli antagonisti:
-   l’ex amico Reece, chef che ha già ottenuto la terza stella Michelin e che ha un ristorante nella stessa città.

-   Uno spacciatore a cui deve sempre “li maledetti sooordi”. 

-   I critici della guida Michelin.

-  Se stesso, la propria attitudine alle dipendenze e a cedere prima di raggiungere un traguardo importante. 


Partiamo coi complimenti, anzi, col solo ed unico complimento, rivolto al comparto fotografico; belle luci, composizioni delle immagini, bei movimenti di camera, bokeh (link post) ottimamente sfruttati per concentrare l’attenzione sui dettagli. Tutto esalta la bellezza dei piatti, dei singoli ingredienti, di alcuni scorci della città (che è splendida di suo, ma che in questo film letteralmente scintilla) e ovviamente gli occhi retroilluminati del protagonista. 

Si, se vi fosse il dubbio, fugatelo; gli occhi di Bradley saranno il vero protagonista del film ed avranno un ruolo portante. Già, perché tolta la loro capacità ipnotica, potreste risvegliarvi e accorgervi della piattezza della sceneggiatura, della scarsissima caratterizzazione dei personaggi e della banalità della conclusione.



E' persino difficile trovare un'immagine emblematica in un film tanto inutile!


Per sopravvivere all’inedia durante la visione, mi sono impegnato a paragonare questa produzione con immondizia simile e il film che meglio ha retto il paragone è stato ... rullo di tamburi … Top Gun, film diretto da Tony Scott nel 1986 e vero cult per le ragazzine dell’epoca. 
In tale pellicola, l’attore mai abbastanza maledetto, Tom Cruise, interpretava il pilota “Maverick” di caccia F-14, che nei tempi morti fra guerra fredda, partite di beach volley e "provolate" al bar, lottava con alcuni spettri, quali la morte del padre e la paura di non riuscire a diventare il migliore. 
Anche in Top Gun vi era la bella di turno, Charlie (Kelly McGillis), il coopilota e amico fidato Goose (Anthony Edwards) e il rivale Iceman (un giovane e ancora magro Val Kilmer).

Ora fate il parallelo fra:

-   I due protagonisti (Maverick e Adam), che seppur carichi di difetti caratteriali da estinzione della specie, riescono a superarli tutti e a evolvere in pochissimo tempo nel classico “vincente” americano.

-   Le due belle (Cherlie ed Helene), con ruolo marginale, diciamo da stabilizzatore testosteronico-caratteriale.

-     I due amici fidati (Goose e Tony), che permettono la maturazione del protagonista, uno con un bel buco nell’acqua, l’altro … beh, lasciamo perdere! Scherzo.

-     I nemici in secondo piano: l’aeronautica sovietica da una parte e lo spacciatore e i critici della Michelin dall’altra.

-     I due antagonisti principali (Iceman e Reece), entrambi in fondo buoni e segreti ammiratori delle capacità del protagonista.

-    La noia: quasi identica! Però in Top Gun vi erano almeno degli aerei che da bambino trovavo stupendi. I combattimenti fra i fornelli non sono altrettanto coinvolgenti.

 
Se solo l'avessero abbattuto ...


Un film per quaranta-cinquantenni sole (giustamente!), anzi, mi spingo oltre, per quattordicenni rimaste ingabbiate in un corpo che invecchia, per “ragazze” che sognano un uomo bellissimo e talentuoso, in grado di rialzarsi dal fallimento e di superare tutti i propri limiti, debolezze, dipendenze e paure pur di raggiungere il proprio scopo (lavorativo, sia chiaro, non emotivo). 

Tralasciando l’arroganza, l’egoismo feroce e l’insensibilità, praticamente un uomo ideale!
Se anche esistesse un "maschione" simile, sicure che lo vorreste davvero come compagno?


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