giovedì 9 aprile 2015

[Fantabubbole] Creati in laboratorio i progenitori di spermatozoi e ovuli?


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 Articolo di: AleK

La notizia è vecchia, ma siccome è ancora on-line ho deciso di scrivere due righe per mostrare qual è lo stato attuale della divulgazione scientifica in Italia...

Secondo il quotidiano La Stampa, in una notizia datata 24/12/2014, sono stati ricreati in laboratorio i progenitori di spermatozoi e ovuli, ovvero sono state create in provetta cellule in grado di produrre spermatozoi o ovuli.
Peccato che...

...nulla di quanto scritto corrisponda al vero.


Link articolo
Innanzi tutto manca il link all'articolo originale citato, già questo è un problema: quando si riporta una notizia pubblicata in un'altra testata sarebbe bene lasciare un collegamento diretto, dunque ho dovuto smanettare un po' prima di trovare l'articolo, o meglio, gli articoli originali (ad esempio, si cita la rivista Cell, ma quegli articoli non sono apparsi su Cell! Hanno sbagliato pure la citazione).

Il primo articolo è questo:  http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25066233

Se cliccate sul link e leggete titolo e introduzione, potrete notare subito le differenze di forma e di contenuto, iniziamo con la forma:

1) Su La Stampa si parla di una collaborazione tra il Weizmann Institute of Science di Israele e L'università di Cambridge, ma se guardate chi sono gli autori dell'articolo scoprirete subito che si tratta di una collaborazione tra l'Università di Cambridge e due istituti di ricerca Giapponesi.

2) Lo studio non è pubblicato su Cell ma su Molecular Cell, anche se si tratta dello stesso gruppo editoriale, sono due riviste diverse.

E passiamo ora ai contenuti, perché di quanto scritto su La Stampa, non c'è alcunché che corrisponda a quanto studiato e scoperto. Il titolo dell'articolo in italiano è più o meno: Eventi molecolari gerarchici, guidati da fattori specifici dell'oocita, conducono a una rapida e ampia riprogrammazione.
Per chi non ha basi di biologia molecolare avrà ben poco significato: gli "Eventi molecolari" sono per lo più interazioni tra proteine e reazioni chimiche, vengono definiti "Gerarchici" perché hanno un ordine preciso nel quale avvengono (alcuni eventi sono più importanti perché sono i primi e causano gli altri), i "Fattori specifici dell'oocita" sono molecole di varia natura presenti dentro un oocita (la cellula uovo). Praticamente questi "Fattori" che si trovano nella cellula uovo sono la causa (e guidano) di varie interazioni proteiche che portano a una riprogrammazione del nucleo di una cellula (dopo vedremo di che si tratta).

Già da questo vi renderete conto che non si parla minimamente di ricreare cellule progenitrici di spermatozoi e ovuli. Gli spermatozoi neanche vengono citati...

Ma, alla fine, cos'hanno fatto questi ricercatori?

Praticamente trasferiscono un nucleo di una cellula somatica (una cellula del corpo) di topo dentro un Oocita di rana e studiano quali sono i meccanismi molecolari che permettono la riprogrammazione nucleare... zero in comune con quanto pubblicato su La Stampa.

Ma, a cosa serve e che cos'è la riprogrammazione nucleare?

Tutte le cellule che costituiscono il nostro corpo possiedono lo stesso corredo cromosomico, ovvero possiedono gli stessi identici geni.
Però, come potrete notare, sono estremamente differenti tra loro: le cellule del fegato sono diverse da quelle muscolari che sono diverse dai neuroni che... e così via.
Sono diverse tra loro perché, pur possedendo fisicamente tutti i geni (stesse sequenza di DNA), non li possiedono tutti attivi. Con "attivi" intendo funzionanti.
Nelle cellule del fegato funzioneranno solo alcuni geni tra tutti i presenti, in quelle del cervello altri, in quelle dei muscoli altri ancora. Certo, ci sono dei geni che regolano le funzioni di base di una cellula che sono attivi in tutte le cellule, ma altri geni no. Altri geni sono specifici e determinano quelle che sono le differenze tra i vari tipi di cellule che costituiscono il nostro corpo.

Come si è arrivato a questa diversità di cellule?

Beh, durante lo sviluppo embrionale le cellule hanno iniziato a differenziarsi dando origine a differenti tessuti e organi, ma tutto questo ha origine nell'oocita, la cellula uovo, dopo che è stata fecondata. Nell'oocita sono già presenti (anche prima della fecondazione) alcune molecole, distribuite in maniera diversa dentro la cellula, che causeranno la produzione di cellule figlie differenti pur possedendo gli stessi geni.
Durante le prime divisioni, i geni verranno duplicati correttamente e distribuiti egualmente alle varie cellule figlie, ma quei "Fattori", quelle molecole presenti nella cellula uovo, no. Durante le divisioni si distribuiranno in maniera diversa nelle varie cellule figlie e determineranno quali geni attivare e quali no.

E ritorniamo al nostro articolo.

Gli scienziati (ah, che bello questo termine anziché "ricercatore" che ormai è sinonimo di schiavitù, visto che di fatto i ricercatori sono dottorandi o post-dottorandi) hanno inserito il nucleo di una cellula adulta, e dunque con certi geni attivi ed altri inattivi a seconda del tessuto di origine, in una cellula uovo. I "Fattori" presenti in quella cellula uovo, hanno riprogrammato il nucleo.
Prima solo certi geni erano attivi ed altri no, dopo l'inserimento, quasi tutti i geni erano ritornati potenzialmente attivi.

Prima era un nucleo che poteva generare solo specifici prodotti genici, dopo è diventato il nucleo di una cellula staminale. Una cellula in grado di creare qualsiasi tessuto. 

Questo fatto era già noto, l'importanza di questo studio è che hanno iniziato a descrivere nel dettaglio quali sono gli eventi molecolari che permettono questo evento.

A cosa serve tutto questo?

A scoprire come trasformare una cellula adulta in una cellula staminale. 
Una cellula in grado di rigenerare ogni tessuto.
Mica poco...
Non si è ancora arrivati alla meta, ma studi come questo permettono di avvicinasi.

Come potete notare, tutto questo, non ha nulla a che vedere con la produzione artificiale di spermatozoi!
La Stampa ha pubblicato una super fantabubbola.

Cosa c'entra poi l'istituto israeliano? 

Nulla, solo che l'editore ha scelto un gruppo di ricercatori che studiano la stessa cosa e gli ha chiesto di scrivere un commento al riguardo, da pubblicare sullo stesso numero della rivista. L'articolo è questo: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25148360


Anche in questo caso, solo leggendo titolo e introduzione, vi renderete conto di come lo studio riguardasse tutt'altro rispetto a quanto pubblicato...

Visto che si parla di "geni", che non sono altro che una sorta di informazioni scritte sul DNA, in attesa di un articolo specifico, vi consiglio la lettura del mio precedente articolo: "Che cosa NON è il DNA"

2 commenti:

  1. La solita cialtroneria della stampa italiana...bah!
    Perché la cosa non mi stupisce per niente?

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  2. Ormai è un dramma.
    Il problema è che se scrivono inesattezze (eufemismo) su un argomento scientifico, ho le conoscenze per rendermene conto, ma uno di economia? politica internazionale? sociologia? psicologia? Se il livello è uguale per tutte le aree è la fine...

    RispondiElimina

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