A Noi Vivi
"Life is a playground or nothing" (Mr.Nobody di Jaco Van Dormael).
domenica 22 gennaio 2023
Strange Adventures di Tom King, Evan "Doc" Shaner e Mitch Gerads
martedì 15 giugno 2021
Le fredde equazioni (The Cold Equations), di Tom Godwin, 1954
Scritto da: Ataru Moroboshi
Erano anni che non incontravo qualcosa in grado di emozionarmi a tal punto da riflettervi per giorni e giorni dopo la prima lettura e questo è stato il (non principale) merito di “Le fredde equazioni”, racconto che mi sentirei di consigliare a chiunque, perché, pur se ambientato in un futuro ove la colonizzazione spaziale è una realtà, non parla realmente di questo e pur classificato come racconto di fantascienza, nulla ha di realmente fantascientifico.
Partendo dalla durezza della vita di frontiera, tratta di scelte, di come a volte si cessi di averne e anche dell’importanza della conoscenza/consapevolezza, senza mai un minimo di retorica, il tutto in una trentina di pagine. Trovatemi chi riesca a far meglio!
venerdì 9 aprile 2021
Isola di Miyajima, Hiroshima: uno dei 3 luoghi più fotografati del Giappone.
Scritto da: Ataru Moroboshi
giovedì 25 febbraio 2021
Cina - Ping Yao (平遥) e residenza della famiglia Qiao
Scritto da: Ataru Moroboshi
martedì 15 dicembre 2020
Shanghai - Bund e Pudong all'imbrunire diventano i gioielli più luminosi della Cina moderna
mercoledì 11 settembre 2019
Storie surreali di vita reale
Un breve racconto di una tragicomica vicenda, accaduta in un freddo autunno.
Delinea una vita di sofferenze, consciamente diffuse anche alle ignare persone accanto!
Buona lettura.
Immagine presa da qui. |
lunedì 10 settembre 2018
Operazione sottoveste (Operation Petticoat) di Blake Edwards (1959), possono un sommergibile rosa e la sua comicità non invecchiare?
Immagine presa da Amazon, qui. |
lunedì 27 agosto 2018
Tempio della Pace e della Tranquillità o Jing’an temple - Shanghai, Cina
Scritto da: Ataru Moroboshi
Nel pieno centro della caotica e sempre attiva Shanghai, esiste però un luogo in cui è possibile non prendersi a sgomitate con gli autoctoni, non sentire urla e sputi per un po' di tempo, ritemprando mente e spirito. E', guarda-caso, il tempio della pace e della tranquillità e merita almeno una fugace visita, non solo per rilassarsi.
Immagine presa da qui. |
martedì 31 luglio 2018
Centri commerciali dagli USA al Giappone - Inizio e fine.
Immagine presa da qui. |
mercoledì 27 settembre 2017
Modellismo statico e dinamico, la fine dei negozi fisici nell'era Amazon
Questo post è la breve storia dell’ultimo negozio di modellismo di una città italiana e della passione che il proprietario ha saputo comunicare a centinaia di ragazzi, per più di 30 anni.
Esempio di pazienza! Presa da qui. |
mercoledì 26 ottobre 2016
Toyota C-HR, il nuovo crossover, o SUV compatto, ibrido da città.
Di seguito le (pessime) foto da cellulare e le impressioni a caldo.
lunedì 16 maggio 2016
Casa attiva, passiva e in classe A. Considerazioni finali sulla villetta indipendente dei sogni.
Il mio sogno era una villetta di 150-180 mq, a un solo piano, con 2 bagni, 3 camere da letto, un garage, un po' di giardino attorno e con l'agognata indipendenza ... dai vicini?
Tutto questo sarebbe stato relativamente semplice da trovare e anche piuttosto economico se fossi vissuto negli Stati Uniti o in alcune realtà europee, ma nell'attuale panorama immobiliare italiano, come sarà andata?
Per averne una idea precisa occorre considerare i precedenti post, ovvero teoria e realtà della casa passiva in Italia, oltre ai ragionamenti su "il denaro non basta per una passivhaus" e "libertà energetica".
Schema di villa passiva. Presa qui. |
venerdì 29 aprile 2016
Maus di Art Spiegelman e Schindler's list di Steven Spielberg - Piccole differenze fondamentali
www.einaudi.it |
Ora farò un parallelo che indignerà molto i benpensanti che passano di qua per caso, ma che i quattro gatti fissi che leggono questo blog riusciranno a comprendere senza scandalizzarsi. Prima di farlo però vi anticipo subito che reputo Maus un capolavoro e tutta la pappardella che segue serve ad argomentare questa mia opinione.
Se io scattassi una fotografia a una bella ragazza nuda e la postassi su qualche social network riceverei dozzine di apprezzamenti, ma ciò non cambierebbe la triste realtà dei fatti: la mia foto rimarrebbe comunque una merda. Per una ragione molto semplice: sono un pessimo fotografo.
Il tema dell'olocausto nell'arte, nel cinema e nella letteratura è simile al tema del nudo (o dei bebè, o dei cuccioli, ecc...) in fotografia, anche se inducendo sensazioni opposte, infatti molte persone rimarranno così profondamente turbate da quel che vedono da ritenere insignificante la qualità del mezzo utilizzato per veicolare certi contenuti.
Qui, a mio avviso, si nasconde una trappola, perché è vero che il contenuto è sempre più importante della forma (soprattutto per un tema come l'olocausto) e che raggiungere un maggior numero di persone e sensibilizzarle su un certo problema è un bene, però allo stesso tempo lo stile utilizzato può rendere più o meno significativo un certo contenuto, aiutando non solo a veicolare un'informazione ma a contestualizzarla anche, rendendo così quell'informazione qualcosa di concreto e non un concetto astratto slegato dal mondo reale.
lunedì 11 aprile 2016
Nella valle di Elah, di Paul Haggis. Il miglior film del 2007.
giovedì 31 marzo 2016
Il sapore del successo (Burnt) 2015, di John Wells. Top Gun dietro i fornelli!
Un’amica a cui è ben noto il mio amore per "Ratatouille" di Brad Bird (link post), mi ha convinto a vedere questo film, che a parer suo tratta un tema simile e lo ha fatto attraverso il seguente dialogo:
“E’ una esperienza incredibile, riuscirai a vedere i sapori”.
“Preferisco gustarli!”
“No, credimi. Sono uscita dal cinema estasiata e felice”.
“Mhhh, tutte parole che assocerei all’uso di droghe …”
“No, per una volta fidati!”
Ecco, al fidati avrei dovuto comprendere che c’era la fregatura, sicura!
O chi stava parlando … le ovaie!