scritto da Estrolucente
Immaginate due porzioni di spazio ben definite, di uguali dimensioni.
Diciamo due cubi identici. Non importa quali siano le dimensioni da voi scelte, ma una volta che avete deciso non potete più cambiare.
Chiamiamoli spazio A e spazio B.
Da questo momento, per quanto fatti della stessa sostanza e aventi le stesse dimensioni, sono due Enti distinti.
Adesso davanti a voi avete due mucchi di mattoncini Lego.
Supponiamo di avere un numero illimitato di mattoncini.
I due mucchi non sono identici. Nel mucchio vicino alla spazio A ci sono i mattoncini classici, di dimensioni normali. Nel mucchio vicino alla spazio B ci sono i mattoncini più grandi, quelli che di solito si regalano per primi ai bambini per iniziarli alla manipolazione spaziale.
Visualizzate lentamente questa scena.
Adesso sbizzarritevi: dovete costruire un castello (il vostro miglior castello) nello spazio A con i mattoncini piccoli. Prendetevi tutto il tempo che serve. E’ importante. Immaginate soprattutto i dettagli. La disposizione dei merli e delle feritoie, per esempio. Alla fine avrete il castello a nello spazio A.
Ora passate nello spazio B, e immaginate di costruire un castello (il vostro miglior castello) con i mattoncini grandi. E anche qui cercate di lavorare sui particolari. Al termine avrete il castello b nello spazio B.
Quello che avete in mente dopo questa operazione lo sapete soltanto voi, ma di sicuro i due castelli non avranno nulla in comune.
I castelli sono la metafora di un ragionamento, di una opinione, o più in generale di un pensiero, nello spazio di una questione qualunque, un problema, un argomento.
Ogni volta che ci facciamo una opinione su qualunque cosa, dimentichiamo che stiamo costruendo un castello con mattoncini di dimensioni assolutamente diverse da quelle dei mattoncini utilizzati da qualunque altro costruttore di castelli.
Post davvero stupendo.
RispondiEliminaGrazie Ataru. Mi fa molto piacere...
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