giovedì 31 marzo 2016

Il sapore del successo (Burnt) 2015, di John Wells. Top Gun dietro i fornelli!

Scritto da: Ataru Moroboshi


Un’amica a cui è ben noto il mio amore per "Ratatouille" di Brad Bird (link post), mi ha convinto a vedere questo film, che a parer suo tratta un tema simile e lo ha fatto attraverso il seguente dialogo:

“E’ una esperienza incredibile, riuscirai a vedere i sapori”.

“Preferisco gustarli!”

“No, credimi. Sono uscita dal cinema estasiata e felice”.

“Mhhh, tutte parole che assocerei all’uso di droghe …”

“No, per una volta fidati!” 


Ecco, al fidati avrei dovuto comprendere che c’era la fregatura, sicura!


Se poi mi fossi informato un minimo, avrei scoperto che oltre al protagonista Bradley Cooper, era presente pure il nostro Riccardo Scamarcio ed avrei compreso di cosa realmente stava parlando. 
O chi stava parlando … le ovaie!

 

mercoledì 16 marzo 2016

Il caso Spotlight (Spotlight) di Tom McCarthy, 2015. Un futuro grande classico!

Scritto da: Ataru Moroboshi



Il caso Spotlight (Spotlight) è un ottimo film diretto dal Tom McCarthy, poliedrico regista sceneggiatore e attore, a cui va il merito di aver co-sceneggiato il capolavoro Pixar "Up" (2009), di cui prima o poi scriverò una recensione.

Ho avuto modo di gustare Spotlight prima della vincita dei due premi Oscar 2016 come miglior film e miglior sceneggiatura originale, scritta nel 2013, sempre da Tom McCarthy e da Josh Singer.
Il film ha attratto la mia attenzione per il tema, interessante e poco presente nella cinematografia, ovvero quello delle molestie sessuali attuate su minori, da alcuni preti. 
La cosa buffa è che mi sono gustato questa pellicola in vacanza, in un cinema parrocchiale di montagna!

Per un solo istante questo mi ha fatto pensare che:

-  la direzione potesse non essere informata dei contenuti del film e, di solito, interpretare i fatti usando come "filtro" la pigrizia umana, funziona benissimo!
-  le ingerenze del clero per una volta non fossero poi tanto forti.

Ho successivamente trovato la risposta nel fatto che la pellicola è stata distribuita in circa 200 sale, contro le 600 di un film medio e, giusto per dare un ulteriore termine di paragone, contro le circa 1500 sale di “Quovado” con Checco Zalone. Bentornato mondo reale!