lunedì 16 maggio 2016

Casa attiva, passiva e in classe A. Considerazioni finali sulla villetta indipendente dei sogni.

Scritto da: Ataru Moroboshi


Quando una persona decide di acquistare casa si ritrova, anche involontariamente, a confrontare l'ideale che aveva, con la reale offerta del mercato.
Il mio sogno era una villetta di 150-180 mq, a un solo piano, con 2 bagni, 3 camere da letto, un garage, un po' di giardino attorno e con l'agognata indipendenza ... dai vicini? 
No, o meglio non solo.
Ciò che desideravo era svincolarmi quanto possibile dal bisogno di comprare energia, elettrica e fossile, per scaldarla e rinfrescarla nelle varie stagioni. Perché dopo averla pagata al venditore o costruttore, dopo aver pagato il denaro (!) per acquistarla col mutuo, dopo aver pagato le tasse relative all'abitazione, non volevo essere schiavo anche dei consumi.
E' ovvio che oggigiorno la casa non sia un investimento economicamente proficuo, ma volevo almeno limitare le perdite.

Tutto questo sarebbe stato relativamente semplice da trovare e anche piuttosto economico se fossi vissuto negli Stati Uniti o in alcune realtà europee, ma nell'attuale panorama immobiliare italiano, come sarà andata?
Per averne una idea precisa occorre considerare i precedenti post, ovvero teoria e realtà della casa passiva in Italia, oltre ai ragionamenti su "il denaro non basta per una passivhaus" e "libertà energetica".


Schema di villa passiva. Presa qui.

Premetto di aver investito molto tempo (più di 3 anni) sul tema "casa a risparmio energetico" e di aver considerato:

A) la riqualificazione energetica di vecchie villette.
B) L'acquisto di case in classe A, già pronte.
C) Il progetto e la costruzione di una casa A, A+ e addirittura passiva.

Sono 3 approcci notevolmente diversi, che costringono a rapportarsi con problematiche differenti e con numerosi professionisti del settore: mediatori immobiliari, venditori privati, costruttori, architetti, geometri ... per ciascuno ho creato un mio personale girone infernale.

Dopo 3 anni di ricerche e dopo aver considerato un numero spropositato di possibilità, fra progetti, costruzioni esistenti e addirittura aste giudiziarie, cosa ho deciso di fare?