lunedì 13 aprile 2015

Mutazione di Robert Silverberg

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Articolo di: AleK

Silverberg è un autore che pensavo d'aver conosciuto solo recentemente dopo la lettura della raccolta Ali della notte, in seguito scoprii che non era esatto, già in passato avevo letto un'altra sua opera, solo che ignoravo fosse sua... ma non divaghiamo e rimaniamo su Mutazione, un'opera che mi ha dato parecchio filo da torcere e mi ha fatto cambiare idea varie volte prima di arrivare al finale.

Come sempre, senza girarci troppo attorno, vi dico che ho apprezzato parecchio questo libro, non ai livelli di Ali della notte (non so resistere al fascino della decadenza) ma abbastanza da consigliarne la lettura.
Ed ora che sono arrivato alle conclusioni, cercherò di spiegarvi sia il perché inizialmente non mi aveva convinto appieno sia il perché lo reputi un buon libro nonostante i suoi vari difetti.

Lo stile... non mi piace parlare dello stile, non ne ho la competenza e in genere lo faccio solo quando davvero reputo che stia distruggendo l'opera o quando non riesco a capacitarmi di come certe opere siano così apprezzate nonostante spiegoni e ripetizioni a non finire, dunque liquiderò la faccenda rapidamente: odio l'espressione "X sa che..."  usata quando vi è un narratore onniscente che ci vuol render noto quel che pensa il protagonista. Non so spiegarvi il perché ma ha su di me lo stesso effetto che avrebbe un pezzetto di rucola incastrato tra i denti del mio interlocutore e, mannaggia a lui, Silverberg lo usa una pagina si e una no, ci sono alcune parti del libro in cui la densità di "X sa che..." è così alta che mi passava la voglia di leggere.

Ma nonostante ciò ho continuato, le idee c'erano e c'erano buone prospettive, ma c'era anche un problema ben più grande rispetto a quello dello stile, il romanzo iniziava a darmi un certo senso di déjà vu, assomigliava a qualcosa che conoscevo: Mutazione è quasi il rifacimento in salsa fantascientifica di Cuore di tenebra di Joseph Conrad.
Quando me ne sono accorto ci sono rimasto un po' male, lo ammetto, non apprezzo molto i rifacimenti con una spruzzata di esotismo in più (e già il romanzo di Conrad, per l'epoca in cui fu scritto, era estremamente esotico) per poterli rivendere facilmente, però ne ero anche morbosamente affascinato, ero curioso di vedere dove volesse andare a parare Silverberg, se volesse clonare spudoratamente o utilizzasse la storia per parlare d'altro.

Alla fine avevo messo in piedi una bella collezione di pregiudizi, che però sono stati smentiti tutti, uno dopo l'altro.
Innanzi tutto il tema principale è molto differente: Cuore di tenebra parla di potere e di come corroda l'animo umano facendolo sprofondare in un abisso, Mutazione invece ha una tematica di rinascita e redenzione molto simile a quella presente nel finale di Ali della notte, qualcosa che va al di là del religioso (se fosse una questione religiosa mi farebbe schifo) ed ha grandi implicazioni sociali, è un qualcosa di concreto che passa con l'accettazione di trasformarsi in altro.
Poi c'è una differenza notevole e che occupa tutta la prima parte: Silverber, a differenza di Conrad, dà voce agli indigeni. Ed è proprio quella voce che li definirà come persone. E no, credetemi, non siamo di fronte all'ennesima pippa sul buon selvaggio, proprio no, per nulla. All'inizio mi ero ingannato e pensavo lo fosse, stavo per scaraventare il libro nel cestino, ma per fortuna mi ero sbagliato. Non c'è alcuna bontà innata negli indigeni e le loro scelte, quelle di vivere nella natura senza costruzioni, senza scrittura, ecc... non sono dettate da ideali new age di seconda mano, ma sono le logiche conseguenze di una civiltà drasticamente differente dalla nostra. Non c'è alcuna apologia al ritorno alla natura e alla vita selvaggia.

Certo il grande segreto alla base del libro è piuttosto scontato, non c'è stata, per me, alcuna sorpresa nel finale, ma non è il colpo di scena la cosa più importante di un'opera, è il messaggio che veicola. E il messaggio, evidentemente molto caro a questo autore, è il sogno di una fratellanza reale. E quando dico reale, intendo concreta, basata non su un'esortazione alla buona volontà (che spesso nasconde l'ipocrisia) ma su un sistema di conoscenze che permetta all'umanità di progredire sulla scala dell'evoluzione. In Ali della notte era una tecnologia dimenticata a permettere la rinascita, qui è la chimica associata alla scienza naturale (leggendo con attenzione, ci si accorge che c'è ben poco di esoterico).

Tra l'altro, alla base del tutto, c'è una grandissima intuizione da parte di Silverber che è tutt'altro che banale e che a molti potrebbe invece sembrare una fantabubbola (ma non lo è): quelli che lui definisce blocchi genetici comuni. Certo erano gli anni '60, le conoscienze biologiche erano limitate e la teoria alla base del libro non è totalmente corretta, ma c'è un fondo di verità.
Molti pensano erroneamente che per cambiare il corpo siano necessari nuovi geni. E' errato: un gene non codifica per una struttura biologica, non esiste il gene del cuore o delle braccia. Un gene (in una delle sue definizioni) contiene l'informazione per produrre una proteina. Alcune saranno strutturali, altre saranno enzimi che permettono le reazioni biochimiche, altre saranno messaggeri, altre regoleranno la produzione di altre proteine... tutte assieme, con lipidi, glucidi e acidi nucleici, costituiranno il nostro corpo.
Potendo interferire in maniera controllata con la regolazione genica possiamo creare diverse creature a partire degli stessi geni. Certo, come dicevo, non è totalmente corretto, non possiamo creare strutture biologiche che necessitano di proteine per le quali non possediamo i geni, o per vivere in ambienti per i quali non siamo adattati: le nostre proteine funzionano a 37 gradi, per avere proteine in grado di funzionare a temperature più basse o più alte, lì si, c'è bisogno di geni differenti. Ma nel complesso, la teroia, non è totalmente errata.

Per concludere, si tratta di un'opera molto particolare, più volte ho temuto che mi avrebbe deluso, ma alla fine è riuscita a conquistarmi.

4 commenti:

  1. Complimenti per la nuova grafica. L'immagine di Europa è fantastica.

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  2. Grazie! ^^
    E' una delle mie immagini astronomiche preferite.

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  3. Ciao, sei stato nominato: http://wwwwelcometonocturnia.blogspot.it/2015/04/arriva-il-boomstick-award-2015.html#more
    ;- )

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    1. Grazie mille! ^^
      Questa non me l'aspettavo! Anche se mi sa che hai esagerato... decisamente! :)

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