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Premessa, non sono un fan de "Il più grande uomo scimmia del Pleistocene".
Lo ritengo un libro simpatico, molto intelligente e, probabilmente, sottovalutato, nonostante sia parecchio famoso e osannato, perché mi sembra che sia apprezzato per aspetti assolutamente secondari, come la parte umoristica legata agli anacronismi o quella relativa all'evoluzione dell'uomo scimmia.
Per fortuna nel libro c'è molto di più e sotto la superficie si nascondono parecchi temi interessanti e ancora oggi molto attuali ed è proprio riconoscendoli che si può apprezzare appieno la fine ironia di tutto il testo, che altrimenti sembrerebbe solo del banalissimo umorismo demenziale.
Molti di questi temi sono a me cari e ne avevo già parlato nell'articolo dedicato a Incontro con Rama e sono tutti gli aspetti umani...