martedì 31 luglio 2018

Centri commerciali dagli USA al Giappone - Inizio e fine.

Scritto da: Ataru Moroboshi


Quando ero piccolo non esistevano i centri commerciali (per comodità li abbrevierò con c.c.) o almeno essi erano presenti solo in grandi metropoli quali Milano, Roma, Torino, dunque una eccezione nella realtà italiana. Per me erano soltanto un luogo mostrato in film e telefilm americani.

Poi cominciarono ad apparire nella mia piccola città (ora sono 4!) e con essi, cominciarono a scomparire tante piccole botteghe (per non parlare dei negozi di modellismo, post precedente) che non potevano competere ad armi pari coi prezzi della grande distribuzione. Mi riferisco a fruttivendoli, macellai e anche supermercati, divenuti di colpo troppo piccoli e poco forniti … come cambiano le percezioni!

Oggi è in atto il fenomeno inverso; complice la vita frenetica, la carenza di tempo e il costante aumento del traffico cittadino, sono tornate le botteghe di quartiere per gli alimentari, mentre per tutto il resto ci sono Amazon e Ebay! Puoi estendere finché vuoi l'orario di un negozio fisico, ma non potrai mai competere, soprattutto per gli acquisti dettati da passioni, con le ricerche notturne sui mostri online.

Tornando ai c.c., ho sempre detestato questa eredità architettonica del ventesimo secolo, ma è indubbio che abbiano caratterizzato parte dell'immaginario collettivo per circa un secolo, perciò vediamo quali sono stati i più incredibili vistati in giro per il mondo, per ripararsi dalla calura, o per acquistare souvenir.


Immagine presa da qui.

Ricordo ancora quando il nonno chiuse bottega e andò in pensione (beato lui che ce la fece) pochi mesi prima che aprisse il primo c.c. nella mia città: già allora se ne parlava con timore, completamente giustificato. Intere generazioni di piccoli negozi e alimentari furono spazzati via, per decenni.

Da allora, volente o nolente, per cercar refrigerio e cibo durante i miei viaggi estivi, ho avuto modo di visitare i c.c. americani ed anche la loro naturale evoluzione, i c.c. asiatici e mediorientali.  Molti non avevano caratteristiche memorabili e ciò vale tanto per quelli visti in USA (da New York a San Francisco), quanto per quelli orientali, di Cina (da Pechino a Shanghai), India (Nuova Delhi), Singapore ecc. Per questi la definizione di "nonluogo" è sempre attuale, anche se alcune macroscopiche differenze sono evidenziabili al primo sguardo; mentre quelli Giapponesi mantengono una forte connotazione territoriale, essendo in genere non troppo ampi, anche quando multipiano, quelli visitati nel resto dell'Asia risultano versioni “palestrate” dei c.c. americani.

Ma cosa capita oggi a queste strutture?
Nella mia città, ma anche in realtà dissimili, si assiste a un ritorno delle piccole botteghe. Di certo i ritmi di lavoro, sempre più frenetici, dei “consumatori” non invogliano a trascorrere le ultime ore utili della giornata in immensi complessi studiati appositamente per trattenerti e distrarti il più possibile. Le persone hanno bisogno di rifugiarsi nella propria comfort zone, sia essa la propria casa, la palestra o un bar per aperitivi!
Perciò se si escludono le grandi spese bisettimanali/mensili, molti alimenti vengono oggi acquistati nei market vicino alla propria abitazione; per l’oggettistica varia ci sono le innumerevoli botteghe cinesi e ovviamente, per la gran parte degli acquisti vi è l’online, vero carnefice odierno dei c.c.

Premesso tutto ciò, alcuni di questi edifici per le masse, mi sono rimasti in mente; in genere perché hanno saputo diversificarsi nei beni offerti, oppure per alcuni guizzi di originalità nell'architettura esterna/interna. Ecco perciò l'elenco dei pochissimi in cui non mi sono pentito di aver speso un po' di tempo.

USA
Quasi tutti i suoi mall sono per me perfettamente dimenticabili; ne cito solo uno, che mi è rimasto impresso per ordine, pulizia e complessiva bellezza degli interni.

King of Proussia di Philadelphia, 160 N Gulph Rd, King of Prussia, PA 19406-2941
Immenso per gli standard americani, il 2° più grande degli USA (il 1° è The Mall of America, Minnesota, 500 negozi) e 1° della costa orientale, ma piccolo per gli standard asiatici, coi suoi soli 400 negozi! Nato nel 1963, colorato e barocco, arioso, lindo e ideale nei periodi di sconti, la sua struttura peculiare lo rende riconoscibile fra una infinità di luoghi simili. Come spesso capita per i c.c. americani, è molto distante dalla città (32 km, servono una metropolitana fino al capolinea + 35' di bus, ovvero 1h e 30' circa coi mezzi pubblici), in modo che le persone sotto una certa soglia di reddito, quella per l'acquisto di una vettura, non possano nemmeno avvicinarsi. USA first ... Mah!

Foto presa da qui

THAILANDIA
Coi suoi innumerevoli e immensi mall aperti fino alle 22:00 e facilmente accessibili coi mezzi pubblici, sembra che la città abbia come unico scopo lo shopping. Come dite, ci sono pure le mignotte? Sempre shopping ...

NBK di Bangkok, 444, Phayathai Road | Pathum Wan, Pathum WanBangkok 10330
Costruito nel 1985, pare sia il più vecchio mall dell'intero continente asiatico, ma risulta ancora oggi moderno, grazie alle numerose superfici metalliche che ne caratterizzano gli interni. Possiede una struttura di 8 piani e 89000 mq, racchiude una infinità di scale mobili, più di 2000 micro-negozi di paccottiglia, abiti contraffatti, cellulari, ma anche artigianato locale (tessuti e legno). Nel centro di una città che non prevede un centro! Immancabile una visita, perché profondamente distante dall'immaginario dei c.c. occidentali, che hanno comunque rapidamente invaso e conquistato Bangkok.

Immagine presa da qui.
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CentralWorld di Bangkok, 4,4/1-4/2,4/4, Ratchadamri Road | Pathum Wan, Pathum WanBangkok 10330
L'NBK non è il mall più grande, lo batte questo CentralWorld di 7 piani, 500 negozi molto occidentali e 550000 mq visitabili.
Venne danneggiato gravemente da un incendio appiccato il 19 maggio 2010 (io lo visitai a marzo), durante una protesta politica e riaperto il 28 settembre dello stesso anno, anche se non completamente; il rinnovamento è terminato solo nel 2018.
Non avrebbe nulla di particolare, oltre le dimensioni smisurate, se non fosse che al 7° piano vi si radunavano una quarantina di tredicenni (più o meno) per creare balli Pop di gruppo. Ricordo di aver passato un paio di ore di una domenica pomeriggio ad ammirarli con mia moglie, mentre si allenavano e poi gareggiavano, con tanto di giudici e pubblico. Erano bravissimi ed era uno spettacolo unico per me (in realtà si ripeteva ogni week end).

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MALESIA
La capitale della Malesia, Kuala Lumpur, ha talmente tanti centri commerciali che essi definiscono un’area, chiamata Golden Triangle. Non hanno una identità spiccata, perciò potrebbero esser facilmente confusi coi mall dei "cugini" thailandesi. Due fra tanti mi sono rimasti impressi:

Suria KLCC Shopping Mall di Kuala LumpurJalan Ampang, Golden Triangle, Kuala Lumpur city centre, 50088
Proprio alla base delle Petronas Tower, simbolo della capitale, questo mall del 1998, a sviluppo prettamente verticale, prevede 350 shops, lunghe attese per gli ascensori e un ambiente asettico (prevalentemente bianco), pulito e fresco. Ottimi i ristoranti presenti.


Immagine presa da qui.
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Time Square Shopping Mall di Kuala Lumpur, 1 Jalan Imbi, 55100 Kuala Lumpur
Edificato nel 2003, è ad oggi uno dei 9 edifici più grandi del mondo, coi sui 700000 mq su cui si distribuiscono oltre 1000 negozi, 1200 camere di lusso, 65 ristoranti, cinema e soprattutto, un parco giochi con montagne russe, tutto all'interno di un unico mall. Ricordo che quando le vidi esclamai solamente: è assurdo!

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SINGAPORE
ION Orchard di Singapore, ON Orchard, 2 Orchard Turn, Singapore 238801
400 negozi per 87500 mq di esposizione: semplicemente grande, elegante e fresco, il che non guasta quando l'umidità dell'aria si avvicina al 100% nella città-stato.
Da notare che tutta la Orchard road di Singapore è letteralmente ripiena di c.c. e grandi magazzini, su entrambi i lati, non a caso è la via commerciale dello stato. Di certo questa gemma tropicale ha ben altro da proporre ai turisti!

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GIAPPONE
Yodobashi Camera di Tokyo, Giappone, 〒101-0028 Tokyo, 千代田区神田花岡町1−1
Mi riferisco a quello situato nel quartiere di Akihabara; non è un vero centro commerciale, perché non vi sono shop di abbigliamento e alimentari e perché andrebbe definito correttamente come un grande magazzino, ma se mi passate la semplificazione, ho dovuto citarlo, poiché contiene tutto per gli appassionati di computer, fotografia, modellismo, manga e anime... ma proprio tutto! Il definitivo seven heaven per qualunque nerd, fino alle 21:00, 7 giorni su 7.
Ne esiste uno anche ne quartiere di Shinjuku e in quello di Arajuku, ma quello di Akiba è realmente imperdibile.
Se vi passerete più di 30 minuti, non potrete mai più dimenticare il caratteristico Yodobashi Camera's theme song: io e mia moglie lo canticchiamo dal 2015.




Immegine presa da qui.
Immagine preesa da qui.


EMIRATI ARABI Uniti
Dubai Mall di Dubai, Financial Center Rd - Dubai
Inaugurato nel 2008, ma terminato solo nel 2015, è ad oggi il più grande c.c. del mondo, coi suoi 1.1 milioni di mq (non esagero), famoso in tutto il mondo per il suo immenso acquario, ricco in squali, per l'enorme pista di pattinaggio, per i sui 1200 negozi e per la fusione di tantissime architetture, partendo dal classico, passando al moderno e giungendo all'eccentrico. Costruito ai piedi del grattacielo più alt del mondo, il  Burj Khalifa, risulta l'attrattiva più economica di Dubai, ove è quasi impossibile non perdersi. Sempre aperto dalle 10:00 a mezzanotte e, anche qui, Dubai stabilisce un nuovo (terribile) canone.


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RUSSIA
GUM di Mosca, Red Square, 3 | Metro Ploshchad Revolyutsii, Mosca 109012
Inaugurato il 2 Dicembre 1893, oltre ad essere il più vecchio di questa carrellata, è certamente il più elegante, fuori e dentro. E' un edificio di 3 piani che si affaccia sulla Piazza Rossa, frontalmente rispetto al Cremlino, caratterizzato da innumerevoli fenestrature e da maestose volte vetrate a ricoprire le 3 gallerie che lo costituiscono. Ricopre una superficie di 80000 mq e comprende più di 200 negozi, oltre a un piccolo cinema, numerosi ristoranti e mense. Non ho mai citato gli architetti che si sono occupati della progettazione dei vari mall, ma qui è doveroso: Vladimir Grigor'evič ŠuchovAleksandr Pomerantsev


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FRANCIA
Les Quatre Temps di Parigi,  parvis de la défense, 92800 Puteaux, Francia
Situato presso il quartiere avveneristico de La Défense di Parigi, costruito nel 1981 e rinnovato nel 2008, comprende 3 piani, 221 negozi, 48 ristoranti, 1 cinema e 110000 mq calpestabili. In esso è presente il  Toys "R" Us  più grande d'Europa, con 4000 mq di giocattoli esposti ... una gioia per i bambini di tutte le età, ma solo fino alle 20:30.

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CAMBOGIA
Lucky Mall di Siem Reap. Sivatha Rd, Krong Siem Reap.
Questo (micro)mall merita una menzione speciale e di chiudere questo post, poiché nell'estate del 2007, quando vi entrai, trovai una realtà mai vista altrove. I negozianti di questo c.c. appena nato, lasciavano che i propri figli corressero e giocassero in libertà, fra spiazzi e scale mobili, lontani dal sole e dall’afa. Non ho mai più visto e udito un c.c. così allegro e vitale. Chissà se oggi è ancora così?

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Forse questi c.c., inglobando altre strutture, continueranno a crescere e a resistere in Asia, dove le città non possiedono un preciso centro storico/politico, mentre probabilmente cadranno in disuso in occidente, per gli insostenibili costi economici/ecologici e per la preferenza verso realtà più piccole, o viceversa, molto maggiori, ma virtuali.
Non credo ci mancheranno, però di certo, fra le tante strutture di aggregazione concepite dall'uomo, preferirei cadessero in disuso i c.c. piuttosto che i centri storici delle nostre magnifiche città, reale ricchezza culturale (e un tempo economica) del nostro paese.

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