Scritto da: Ataru
Moroboshi
Stavo
cercando informazioni su quanto spesso si dovrebbe controllare la pressione
delle gomme e sono finito su http://www.omniauto.it/ dove ho avuto la
consueta conferma che un po' di preparazione scientifica di base, eviterebbe
alla popolazione italiana e in particolare ai giornalisti, di affermare
stupidaggini e sarebbe doverosa prima di pubblicare qualunque articolo.
L'articolo è
davvero superficiale e cerca di mostrare, non con poca confusione, i pregi e
difetti di 2 sole possibili scelte: utilizzare aria
compressa oppure azoto per gonfiare
i propri pneumatici.
Prima di
gettarvi nella lettura, ripasso per un secondo l'equazione di stato dei gas
perfetti, formulata già nel 1834 da Émile Clapeyron e molto "in
voga" nei compiti in classe che sostenevo alle superiori.
PV = nRT
Questa legge
mette in relazione la pressione e il volume occupato da un gas con la
temperatura a cui esso si trova. E' concepita per descrivere i gas perfetti
(o ideali), ma funziona benissimo anche per quelli reali, purché essi si
trovino a pressioni non troppo elevate (come all'interno degli pneumatici) e
lontani dalle temperature di liquefazione.
Quindi non
volendo esser inutilmente pignoli, non dovremo rivolgerci alla più
complessa legge di van der Waals (1873), che descrive i gas
reali e basterà invece comprendere i termini della equazione PV =
nRT :
P indica la pressione del gas espressa in atmosfere
V indica il volume occupato dal gas, espresso in litri
n rappresenta il numero di moli, ovvero la quantità di
sostanza presente
R è la costante universale dei gas, che con le
unità di misura descritte vale 0.0821 L*atm/mol*K
T è la temperatura espressa in Kelvin (ripassino
brevissimo, è sufficiente sottrarre 273,15 al valore in gradi Celsius, per ottenere i K).
Cosa dice
questa legge? Come la si può utilizzare nella vita quotidiana, in particolare
nel considerare la pressione delle gomme?
Nello
pneumatico il volume e la quantità di sostanza a regime non
cambiano, salvo in caso di foratura, R è una costante per definizione, quindi
variazioni di temperatura si riflettono direttamente su variazioni di
pressione. Rimaneggiando l'equazione è come dire che P/T = nR/V dove il termine a
destra dell'uguale è costante per i motivi appena spiegati. Se nR/V è costate,
significa che all'aumento o alla diminuzione della temperatura deve
corrispondere un equivalente variazione di pressione.
In altri
termini possiamo scrivere: P1/T1 = P2/T2
Nella mia
regione, d'inverno capita sempre di arrivare almeno a 0°C (273.15 K) e
d'estate non è difficile arrivare a 40°C (313.15 K) quindi:
Pinvernale /
273.15 K = Pestiva / 313.15 K
Posto di
aver gonfiato le gomme a 2.0 atm in inverno, l'estate successiva le
ritroveremo a 2.3 atm, pur utilizzando l'azoto! Ben il 15% in più.
Tenendo ben
presente tutto ciò, si può partire con la lettura critica del breve articolo.
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Effetti di diverse pressioni sull'usura degli pneumatici |